PROGETTO INTEGRATO DI FILIERA

DESCRIZIONE GENERALE DEL PIF

L’attuale congiuntura negativa ha acuito le molte criticità da sempre presenti nel settore vivaistico toscano. Queste criticità sono in gran parte determinate dal ritardo nello sviluppo che il vivaismo ha subito e che ha determinato una scarsa diffusione dell’innovazione, sia di prodotto che di processo, una progressiva vetustità delle attrezzature aziendali, l’assenza di referenze certificate, una non propensione delle aziende a lavorare insieme, a far squadra. Queste criticità hanno di fatto impedito che si affermassero le potenzialità di sviluppo economico, sociale ed ambientale del vivaismo. Tutto questo risulta con particolare evidenza se si prendono in considerazione le piccole aziende che rappresentano la componente più diffusa del distretto vivaistico pistoiese.

È per affrontare queste criticità, per dare un contributo al loro superamento, che si è elaborato questo progetto integrato di filiera che prende le mosse dalle seguenti 5 impostazioni metodologiche:

1.Adesione alla Strategia della Specializzazione Intelligente (3S). Il vivaismo pur non rappresentando una componente della ossatura centrale del sistema regionale dell’innovazione, è tuttavia un comparto su cui deve basarsi lo  sviluppo intelligente del sistema economico toscano data la sua forte competitività internazionale;

2.Mettere a punto, consolidare e divulgare più innovazioni attinenti le molte componenti del ciclo produttivo (terriccio, vaso, concimi naturali, pesticidi di natura organica, speciali pannelli solari per serre, uso di sistemi informatici per controllare il benessere delle piante ed analisi del ciclo vitale LCA) per elevare l’ecocompatibilità delle attività vivaistiche nel loro insieme e prefigurare quindi un vivaio ecocompatibile nella sua totalità(eco-nursery). Per poter attuare questo articolato programma di innovazioni, la filiera si avvale di n.7 soggetti scientifici che presentano le necessarie competenze in merito: Dipartimento di scienze delle produzioni agroalimentari e dell’ambiente (DISPAA) – Università Studi di Firenze, Dipartimento di Farmacia – Università di Salerno, Dipartimento per l’innovazione dei sistemi biologici agroalimentari e forestali – Università della Tuscia, CNR Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree IVALSA Firenze, CNR Istituto di Biometeorologia – IBIMET Firenze, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria CREAVIV Pescia, Dipartimento Ingegneria Industriale DIEF Università studi di Firenze;

3.Costruire l’occasione perché tante piccole aziende ricevano un aiuto per attuare, tramite puntuali investimento, un ammodernamento delle proprie strutture ed un miglioramento fondiario con significative ricadute positive sull’ambiente, nonché aumentando la propria capacità competitiva;

4.Incrementare il numero delle aziende vivaistiche che aderiscono a sistemi di certificazione EMAS ed MPS (certificazione specifica per le produzioni floro-vivaistiche sempre più richiesta dalla grande distribuzione internazionale). La diffusione delle certificazioni è sicuramente un valido strumento per garantire una qualità accertata totale attraverso il controllo esercitato su tutte le fasi del ciclo produzione – confezionamento – commercializzazione dei prodotti vivaistici;

5.Ampliare e rafforzare la diversificazione aziendale (attività agrituristiche) per consentire alle aziende agricole di avere maggiori risultati economici e diffondere al tempo stesso la conoscenza dei propri prodotti e del territorio rurale.

Per quanto riguarda le adesioni, il presente PIF è presieduto come capofila dall’az. Romiti Vivai di Pietro e figli ed in totale i partecipanti al PIF risultano essere n. 104 di cui n. 36 partecipanti diretti e n. 68 partecipanti indiretti.

Le aziende produttrici primarie sono in totale n. 94 di cui n. 29 partecipanti diretti.

Costo complessivo del progetto: 5.712.000,00 €

Contributo complessivo richiesto: 2.602.700,00 €

RELAZIONI

Relazione tecnica finale

Relazione IBIMET

Relazione FINALE CHILOSI

Relazione SCIENTIFICA PIF

RELAZIONE TECNICO-FINANZIARIA

REPORT DISPAA

REPORT FLUSSI ENERGETICI